giovedì 30 novembre 2017

Statistiche del nido artificiale

Le statistiche non sono oggetto di particolare studio, forse per la limitata applicazione e conseguente segnalazione.

Ciò che mi sembra interessante è invece riportare i progetti di studio e sensibilizzazione per l’adozione su larga scala di nidi a cassetta per il controllo del sistema di proliferazione delle zanzare. Maggiori informazioni sono visibile alla pagina di Wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Nido_artificiale

Numeri del nido artificiale

I numeri e le proporzioni non sono una regola ferrea a cui bisogna attenersi per una corretta costruzione del nido artificiale. Esistono però consigli e suggerimenti sulle dimensioni per la realizzazione del nido a cassetta che consentono una maggiore praticità all’artigiano che si occupa della fabbricazione e all’animale che verrà ospitato. I dettagli sono illustrati al link seguente:
 
http://www.falegnameriaserena.it/cassetta-nido.html

Nido artificiale nei fumetti

Non esistono particolari fumetti con tema centrale gli uccelli e i nidi artificiali. L’unico riferimento lo voglio fare ad Angry Birds Comics, una collezione di fumetti ispirata all’omonimo videogioco nato nel 2009. Il contesto e l’ambientazioni sono surreali, come anche la rappresentazione degli stessi uccelli. Le tracce di nidi non sono direttamente riconducibili all’ingegno umano (di cui non troviamo traccia) ma neanche alla pura natura. Per questo credo sia opportuno riconoscere queste nidi come artificiali, in quanto modifica e alterazione del contesto naturale.
Di seguito riporto un’immagine del fumetto.

Pagina del fumetto Angry Birds Comics


Nido artificiale nel cinema

Con la mancanza di materiale che potesse documentare il nido artificiale, l’oggetto concreto, il manufatto, ho deciso di riportare un significativo e interessante parallelismo di originale interpretazione: “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, un film del 1975 con Jack Nicholson protagonista, ispirato all’omonimo romanzo di Ken Kesey. Un titolo altamente simbolico, ma limitato nella sua traduzione italiana. Infatti il termine “cuckoo” indica propriamente il cuculo, ma in senso traslato significa anche pazzo, quindi il significato originale del titolo potrebbe anche essere “qualcuno diventò pazzo”, alludendo al fatto che alcuni lo diventino a causa dei metodi sadici adottati all’interno del manicomio.

Alcuni video:

soundtrack     --------->     https://www.youtube.com/watch?v=uWsz5xMJF6k

trailer     ------->      https://www.youtube.com/watch?v=THFGw1hMGt0 
scena film    -------->      https://www.youtube.com/watch?v=Zrf93IbGeJ8 

giovedì 16 novembre 2017

Nido artificiale nella musica

La canzone che voglio riportare è di Dolly Rebecca Parton, una cantautrice, musicista e attrice statunitense.

Di seguito inserisco l’audio e il lyrics.

https://www.azlyrics.com/lyrics/dollyparton/thegreatestdaysofall.html

Nido artificiale nella letteratura

Di seguito riporto la pubblicazione di Tony Soper con La gabbia senza sbarre. Come diventare amici degli uccelli selvatici” del 1966. Il libro è dedicato al rapporto con gli animali selvatici (soprattutto uccelli e pipistrelli, ma anche piccoli mammiferi terricoli come il riccio), e sui modi di aiutarli, proteggerli e osservarli lasciandoli in libertà, offrendo loro ricovero e nutrimento attraverso mangiatoie, tane e nidi artificiali e bat-box da realizzare e collocare nel giardino o sul balcone di casa.
Copertina del libro di Tony Soper

lunedì 13 novembre 2017

Narrazioni del nido artificiale

Il nido artificiale è al centro di diverse trattazioni, scientifiche e non.
Tony Soper,  il cofondatore della Natural History Unit della BBC, ha scritto The Bird Table Book del 1966.
Agli stessi argomenti è dedicata la guida Come nutrire gli uccelli selvatici intorno a voi e proteggerli dalle intemperie, uscito per Zanichelli nel 1996.
Innumerevoli  i manuali dedicati alla costruzione dei nidi artificiali e alle sue molteplici forme.
Oppure ancora pubblicazioni come quella rilasciata dall’università del Nebraska: http://extensionpublications.unl.edu/assets/pdf/g2002.pdf

Funzioni sostitutive del nido artificiale

Le finalità sottese alla predisposizione di siti artificiali di nidificazione sono principalmente due: ecologiche e naturalistiche.
Tra gli scopi dei nidi artificiali vi può essere quello di sopperire alla penuria di occasioni naturali di nidificazione, particolarmente sentita in contesti urbani, ma sensibile anche in spazi aperti e campagne, a causa di fenomeni di erosione della naturalità degli habitat. In alcuni casi, si osserva che i nidi artificiali sono frequentati da uccelli, piccoli mammiferi, o rettili, come posatoio o riparo, soprattutto nei periodi più freddi.
La collocazione di nidi artificiali offre anche la possibilità di dare soddisfazione al desiderio di contatto diretto con la vita selvatica, superando le difficoltà nascenti dal comportamento elusivo dei volatili: la nidificazione in cassette permette l'osservazione ravvicinata degli uccelli, provvedendo o contribuendo alla loro nutrizione, in maniera non invasiva, senza necessità di ricorrere alle pratiche tradizionali dell'ornitofilia, che prevedono l'ingabbiamento e l'allevamento in cattività. A fini osservativi o di studio, può essere installata all'interno un'apparecchiatura di videoripresa che consente il monitoraggio della situazione. Allo scopo, esistono anche webcam wireless.
Oltre allo scopo naturalistico, la collocazione di nidi artificiali può servire per beneficiare dell'utilità legata alla presenza di alcuni uccelli: la frequentazione da parte di esemplari di specie insettivore (non necessariamente uccelli, com'è il caso dei pipistrelli) può essere vantaggiosa in campo agricolo, come mezzo di lotta biologica; allo stesso modo, incentivare e incrementare, con nidi artificiali, la presenza di rapaci, favorisce la lotta ai roditori; gli stessi effetti possono essere utili anche in contesti cittadini, come mezzo di lotta contro moscerinizanzareroditori e piccioni. In alcune città, ad esempio, è incentivata la nidificazione dei rapaci non solo per il contenimento della proliferazione dei piccioni, ma anche per ostacolarne gli assembramenti su edifici e monumenti.
Altre informazioni sono rimandate al link: https://it.wikipedia.org/wiki/Nido_artificiale

domenica 12 novembre 2017

Forme sostitutive del nido artificiale

Se il classico nido di uccello è nell'idea di ciascuno di noi, la coppa di rametti o pagliuzze posata alla biforcazione di un ramo, in realtà il mondo alato presenta una varia tipologia di nidi in relazione alle specie considerate. Nel tentativo principale di costruire nidi sicuri dai predatori e riparati dalle intemperie, alcuni uccelli hanno adottato la strategia del nidificare in cavità. Ad esempio i picchi le scavano attivamente nei tronchi; altri come il Martin pescatore, i gruccioni o i topini negli argini sabbiosi e ciottolosi. Molte specie, soprattutto di piccole dimensioni, sfruttano invece cavità naturali: crepe e buchi nei tronchi vecchi, nidi abbandonati di picchi, cortecce distaccate, fessure di rocce, eccetera. Il taglio dei boschi per ricavarne legname elimina gli alberi adulti che sono quelli che offrono più facilmente cavità per queste nidificazioni. In città invece gli alberi sono piantati e curati dai giardinieri, e per altri motivi dunque le cavità sono ancora più rare. In questi ambienti la densità nidificante di molti uccelli è proprio limitata dalla carenza di cavità idonee e disponibili. In questo contesto nasce proprio la necessità di creare strutture artificiali che offrano soprattutto ospitalità e protezione agli uccelli nella delicata fase della nidificazione. Molte esperienze hanno dimostrato come, apponendo nidi artificiali in boschi giovani o ambienti urbani, la presenza nidificante di molte specie aumenti sensibilmente.


Nido artificiale
Nido naturale


Materiali sostitutivi del nido artificiale

Il materiale usato principalmente è il legno; il nido può essere realizzato anche con un'ampia scelta di altri materiali, come terracotta, plastiche o cemento. In seguito riporto immagini di realizzazioni con materiali differenti. 

 Nido in cemento

Nido in legno

Nido in terrracotta

Nido in PVC

Elementi del nido artificiale

Il nido artificiale è anche detto nido a cassetta, dall'aspetto esteriore di alcune realizzazioni tipiche. Esso può essere realizzato in forme e materiali diversi. Tra questi ultimi spicca il legno, che si presta particolarmente per la facile ed economica disponibilità, per la versatilità, e per la facilità con cui può essere tagliato o assemblato e per le ottime qualità di isolamento termico. Una forma tipica è quella cubico/parallelepipeda, chiusa o aperta, a seconda degli uccelli che è destinata a ospitare. Le componenti fondamentali sono la schiena, la facciata, i fianchi, la base (detta anche pavimento), il tetto, la pensilina paragocce e le viti, fondamentali per l’assemblaggio degli elementi. Una visione più approfondita condita di illustrazione è rimandata al link.

sabato 4 novembre 2017

Articolo di giornale

Ansa.it riporta la notizia: nidi artificiali destinati a garantire la sopravvivenza dei pulcini di Thalassarche cauta.
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